In ITALIA: ULTIMO ATTO – L’ALTRO CINEMA ITALIANO. Vol 1 – Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri di Fabrizio Fogliato

Il film di Franco Rossetti, prende il titolo e l’ispirazione di base (nulla di più) dal racconto omonimo di Alberto Moravia scritto nel 1927. Narrazione breve e giovanile in cui si prende in considerazione il delitto gratuito come un rito d’élite. Una sorta di gioco perverso e casuale in cui la vittima di turno è una poveraccia divenuta zimbello e oggetto nella mani di un gruppo di borghesi annoiati e in cerca di emozioni forti. Il Delitto al circolo del tennis di celluloide, invece, non mette al centro nemmeno il delitto ma solo la sua rappresentazione (seppur gratuita) utilizzata, apparentemente, come arma di lotta di classe – in realtà come strumento di vendetta personale e familiare all’interno di un conflitto irrisolto tra padre e figlia.

[…] Il film di Franco Rossetti esce nelle sale il 29 Dicembre 1969, quindi pochi giorni dopo Piazza Fontana (12 Dicembre 1969), ma è sorprendente come al suo interno ci sia già tutto quello che da quel momento in poi stringerà d’assedio l’Italia durante gli “anni di piombo”. Proprio il fatto che il Delitto al circolo del tennis, dedichi ampio spazio alla strategia criminale che porta al finto delitto e altrettanto alla macchinazione che ne consegue – relegando il delitto stesso a elemento marginale, persino insignificante se non in termini di strategia “militare” – testimonia di come il film di Rossetti sia ampiamente lucido e profetico nell’intravedere il piano inclinato su cui sta scivolando velocemente l’Italia. La lotta armata è prima di tutto nelle parole pronunciate da Lilla: “Oggi il neocapitalismo può permettersi aggressioni violente, scoperte; impone il suo potere attraverso una linea di repressione sempre più spietata. Noi non dobbiamo avere scrupoli sulla moralità o meno dei metodi di lotta. Marce, occupazioni, scontri con la polizia sono cose che servono solo a far incarcerare centinaia di compagni. Basta con il falso eroismo rivoluzionario, noi dobbiamo colpire il sistema nei suoi punti di forza, distruggere i centri di potere e chi li impersonifica”. Parole che più che dalla sceneggiatura di un film (opera dello stesso regista e di Ugo Guerra e Francesco Scardamaglia) sembrano uscite da un comunicato delle Brigate Rosse e che testimoniano della temperie che serpeggia nella società già sul finire degli anni’60. […]

di Fabrizio Fogliato

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ITALIA: ULTIMO ATTO – L’ALTRO CINEMA ITALIANO – Vol. 1 – Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri

Brossura – 464 Pagine

Euro 20,00

Edizioni Il Foglio

Collana LA CINETECA DI CAINO – 3

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Italia: ultimo Atto. L’altro cinema italiano , edito da Il Foglio, è un romanzo-saggio che, per la prima volta, tra inediti, interviste e testimonianze, racconta il cinema italiano dal punto di vista del cittadino medio, quello che nel corso della storia italiana, diventa “spettatore”, qui identificato come guida. Il Virgilio di un “viaggio infernale” tra i serpenti di celluloide di un cinema e di una storia mai raccontati. Documenti inediti, interviste e testimonianze di una “contro-storia” del Cinema Italiano. Un cinema italiano, nascosto, rimosso, sottaciuto e bandito che diventa cartina di tornasole del “Paese reale”. Sole (1928) di Alessandro Blasetti, Rotaie (1929) di Mario Camerini, La peccatrice (1940) di Amleto Palermi, Tombolo paradiso nero (1947) di Giorgio Ferroni, La strada buia (1950) di Marino Girolami e Sidney Salkow, L’inferno addosso (1959) di Gianni Vernuccio, Milano nera (1962) di Rocco & Serpi, La cuccagna (1962) di Luciano Salce, Silvia e L’amore (1968) di Sergio Bergonzelli, Top Sensation (1969) di Ottavio Alessi, Le salamandre (1968) di Aberto Cavallone, Morire gratis (1968) di Sandro Franchina, Delitto al circolo del tennis (1969) di Franco Rossetti, Vergogna schifosi!… (1969) di Mauro Severino, Flashback (1968) di Raffaele Andreassi…. E tantissimi altri titoli ….da (ri)scoprire….E per la prima volta l’analisi completa della figura e del cinema di Massimo Pirri.

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