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Presentazione Italia: Ultimo Atto – Como 06022016

IL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO CELEBRA MASSIMO PIRRI

 

Il giorno Sabato 06 Febbraio 2016 alle ore 17.30 c/o IL CINEMA ASTRA di COMO ci sarà la presentazione del Libro “Italia: ultimo atto. L’altro cinema Italiano – da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri” di Fabrizio Fogliato.

Seguirà la proiezione-evento di “Italia: Ultimo atto?” (1977) di Massimo Pirri

Ferruccio (Luc Merenda), insegnante e caporeparto di un’officina; Bruno (Andrea Franchetti), delinquente comune convertitosi alla lotta politica armata; Mara (Marcella Michelangeli), di estrazione borghese, sono tre terroristi cui, nei piani della loro organizzazione spettava il compito di uccidere il ministro degli Interni. Giudicando però che nell’attuale situazione del nostro paese l’attentato farebbe il gioco della reazione, i capi decidono di differirlo. Trasgredendo ai loro ordini, Ferruccio e i suoi due compagni lo portano ugualmente a termine. Durante l’azione omicida di cui restano vittime, oltre al ministro, anche gli uomini della sua scorta, Bruno muore. Mentre nel paese, in preda al caos, si scatena la repressione, Ferruccio e Mara si rifugiano in un covo dell’organizzazione, dove finiscono per uccidersi a vicenda.

A seguire l’intero programma del festival e i link per contatti e prenotazioni

Analisi del 2015

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 22.000 volte in 2015. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 8 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

LA HAINE (1995) di Mathieu Kassovitz

Quando il cinema anticipa la realtà.

Fin qui tutto bene, fin qui tutto bene, fin qui tutto bene……………………

Mathieu Kassovitz è uno dei “misteri” cinematografici più interessanti del cinema di fine millennio. Passato da autore innovativo e geniale, nel giro di un paio di film, a mero artigiano esecutore tecnicamente ineccepibile di storie su commissione allineate alla più trita estetica narrativa mainstream. Osannato al Festival di Cannes del 1995 come il più interessante talento emergente del cinema francese e deriso, neanche due anni dopo per il successivo Assassin(s). Dai “fasti” della Francia al mercato di Hollywood in seguito al successo clamoroso de Le Riviéress pourpres (I fiumi di porpora, 2000), per scomparire o quasi nell’anonimato odierno. Eppure a ben vedere, il cinema di Kassovitz è sempre stato lo stesso. La sua forza, e il suo maggior pregio è sempre stata quella di riuscire ad apparire d’autore pur essendo mainstream. L’ “abbaglio” critico de La Haine è dovuto esclusivamente al fatto che il tema al centro del film era (ed è) di scottante e urgente attualità e la pellicola-guerriglia, girata dall’interno (con tanto di comparsate del regista stesso con la macchina in spalla durante lo svolgersi del film) risulta un pugno nello stomaco talmente forte da far chiudere gli occhi. Pellicola rabbiosa, “sporca”, urbana, e surreale che nasce dalla rabbia e dall’indignazione dello stesso regista per un fatto di cronaca avvenuto un paio di anni prima, e nel film, opportunamente, ribaltato di senso e significato.

Analisi del 2014

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 18.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 7 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

ABEL FERRARA. UN FILMAKER A PASSEGGIO TRA I GENERI su SENTIERISELVAGGI.IT

Recensione a cura di Roberto Rosa – 22 Novembre 2014

 

La passione per il regista newyorkese è palpabile in Fogliato così come la profonda conoscenza frutto di anni di studi che gli permettono di non smarrire mai lo sguardo d’insieme nell’analizzare il percorso autoriale di uno dei più imprevedibili (e, va detto, anche discontinui) registi contemporanei attraverso tutte le sue opere. Edito da Sovera Edizioni.

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