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SCORE (1972) di Radley Metzger

La casa dei giochi: gli anni’70 e l’ultimo valzer del fantasma della libertà

 

Score diretto da Radley Metzger nel 1972 è stato uno dei primi film ad esplorare le relazioni bisessuali. Il film è basato su una piece Off-Broadway andata in scena per 23 spettacoli consecutivi al Teatro Martinica a New York, dal 28 ottobre fino al 15 Novembre 1971 e in cui c’è da notare la presenza di un giovane e sconosciuto Sylvester Stallone nel ruolo secondario di Mike l’operaio dell’azienda telefonica. La versione teatrale di Score è stata scritta da Jerry Douglas, che in seguito è diventato sceneggiatore per il cinema (è autore della versione cinematografica di Metzger) ed è ambientata in uno squallido caseggiato del Queens, mentre il film ha come ambientazione una “mitica terra” della libertà e dell’opulenza. Score, il film, è stato realizzato in Europa con un budget relativamente alto per un film indipendente di quel periodo, e la maggior parte delle scene sono state girate a Bakar, in Croazia, un villaggio con un piccolo porto situato a circa 15 km da Fiume, a sud di Zagabria nella regione del Quarnero. Le riprese, inizialmente previste per una durata di quattro settimane, si sono poi allungate fino a nove, e Score è l’unico film del regista in cui egli è stato anche operatore alla macchina. La dilatazione dei tempi di ripresa, oltre alle dimensioni ridotte della troupe, pare dovuta anche al fatto che le scene degli interni della casa di proprietà della coppia scambista, appartengono in realtà a tre case diverse perché la casa scelta come location era stata affittata da un funzionario del governo jugoslavo che, continuamente, invitava la troupe ad allontanarsi e le riprese vennero effettuate solo in assenza dell’inquilino.

THE PRIVATE AFTERNOONS OF PAMELA MANN (1974)

I racconti proibiti di una signora perbene, ovvero, quando la verità coincide con il desiderio

Nel 1974, Radley Metzger autore fino a quel momento di interessanti soft-core, tra i quali Therese e Isabelle (id., 1968), The Lickerish Quartet (id., 1970) e Score (id., 1972, ma esiste anche una versione con inserti hard), con lo pseudonimo di Henry Paris comincia a firmare film pornografici caratterizzati da una spiccata cifra autoriale. L’uscita di The private afternoons of Pamela Mann, avvicina il cinema hard a quello hollywoodiano ricalcando gli stilemi della “Sofisticated Comedy” anni ’50, e spinge il celebre critico dell’Hollywood Press, Bill Margold, a scrivere: “The Private Afternoons of Pamela Mann segna la fine dei film porno usa e getta, privi di scopo, masturbatori, che entrano in un orifizio ed escono dall’altro” (Hollywood Press, Aprile 1975). Definito come “l’altro lato di Gerard Damiano” il cinema di Metzger/Paris è caratterizzato da un’ironia gustosa ed esplicita (anche nella scene di sesso) in netta contrapposizione con la serietà, la malinconia e la crudezza delle opere dell’ex-parrucchiere newyorkese: non a caso quello di Metzger/Paris è conosciuto come “porno-chic.