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Philippe Leroy

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MILANO ROVENTE (1973) di Umberto Lenzi

In ITALIA: ULTIMO ATTO – L’ALTRO CINEMA ITALIANO. Vol 1 – Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri

 

nucleo centrale e rivelatore del film che trasforma Milano rovente da film d’azione in dramma sociale, è contenuto nella scena della confessione di Salvatore Cangemi dopo l’amplesso consumato con Jasmine. Il lungo monologo appare esaustivo delle intenzioni dell’autore e spiega al meglio come, durante la fuga, Salvatore prima dica a Virginia (compaesana avviata alla prostituzione da un mezzano che si spaccia per cugino): “Prendi la bambina e tornatene al paese. Vai via da questa merda fin che sei in tempo” e poi, recatosi al capezzale della madre morente, si senta dire da lei: “No figlio, io non vedrò più il paese, ma tu si… Questa non è vita per te…”. E’ la madre a rivelare a Cangemi la sua natura e quindi la sua inadeguatezza, quella che egli stesso ha sempre voluto mettere a tacere nella speranza di riuscire, costi quel che costi, ad affermarsi e a farsi accettare nonostante il suo essere “terrone”.

L’OCCHIO SELVAGGIO (1967) di Paolo Cavara

In PAOLO CAVARA.GLI OCCHI CHE RACCONTANO IL MONDO di Fabrizio Fogliato [Seconda Edizione]

 

[…] La trasfigurazione del personaggio principale in archetipo (decisamente ambiguo – vista la sua natura soggettiva e autobiografica), la rarefazione dei dialoghi così come l’utilizzo del silenzio ne L’occhio selvaggio, fanno parte di una precisa “strategia dell’aggressione” che Paolo Cavara mette in scena senza né esitazioni né ripensamenti, ma anzi, spingendo l’azione e il suo protagonista oltre la soglia del dolore.

L’OCCHIO SELVAGGIO (1967) di Paolo Cavara

In uscita il 17 Novembre 2015 il DVD del capolavoro di Paolo Cavara.

La prima edizione ha avuto enorme successo. Prossimamente è in uscita una nuova edizione ampliata e aggiornata di “Paolo Cavara . Gli occhi che raccontano il mondo” di Fabrizio Fogliato.

Nuovi saggi, nuovi documenti, nuovi materiali inediti, e nuova curatela

L’Occhio selvaggio: a seguire uno stralcio  e dichiarazioni del regista estratte dall’edizione corrente del libro