In uscita il libro su Gloria Guida di Gordiano Lupi

Per raccontare al meglio il volume non c’è altro modo che lasciarsi trasportare dalla prefazione di Roberto Poppi

Gloria è stata (e quanto vorremmo lo fosse ancora!) interprete di razza. Oggi, come lei, ne incontriamo poche. Commediante perfetta in film perfetti di Steno, Capitani e Corbucci (quelli che, personalmente, preferisco). Recita anche con un maestro come Dino Risi, che però – con Sesso e volentieri – si era momentaneamente dimenticato di essere un maestro vestendo i panni meno eleganti del semplice intrattenitore. Ma sarà il film di Fernando di Leo che ci lascerà per sempre il ricordo dell’attrice vera. Essere protagonista di un capolavoro (tale ritengo sia Avere vent’anni) è un bel traguardo raggiunto. Anche se nella vita c’è sempre un altro traguardo, e un altro ancora da superare a braccia levate al cielo. (Roberto Poppi)

Dalla prefazione al libro di Roberto Poppi

Ci sono sogni più lunghi della notte. Potrebbe essere il primo verso di una poesia. Il sogno di Gordiano Lupi (ma non solo il suo), da quando ancora giovinetto fu folgorato dalla bellezza sublime di una quasi sconosciuta ragazzina poco più grande di lui apparsa d’improvviso sul telo bianco di un cinematografo, è più lungo di mille e mille notti. La ragazzina quasi minorenne si chiamava Gloria. Si chiama Gloria. Si chiamerà e sarà per sempre Gloria. Sogno e poesia (perché gli occhi di Gloria, e non solo gli occhi, sono sogno e poesia), rimpianti di un tempo che non tornerà più, amore cinefilo incondizionato e non solo cinefilo, si fondono e confondono mirabilmente in questo libro che è omaggio a lei, la divina dallo sguardo dolce e assassino, il volto di un angelo tentatore e il corpo che è perfezione d’artista. […] Va detto che i film di Gloria (ma non solo i suoi, ché era in buona compagnia) i togati in cattedra li delegavano – fatte le debite eccezioni – ai loro vice o a quelli che siglavano con le iniziali per non farsi riconoscere dal lettore a cui ben poco interessava chi fosse il firmatario della quasi scontata stroncatura. Perché, da sempre, c’è un critico ben più importante di quello pagato da giornali o riviste ed è colui che paga il biglietto. Lo spettatore. Che, da subito, premiò i film della Nostra facendo la fila ai botteghini. Il discorso sull’ astigmatismo miopico o ipermetropico della critica meriterebbe un lungo approfondimento, ma mi fermo qui. Come diceva l’amico Morando Morandini (purtroppo da poco scomparso), che in quanto a demolizioni critiche non era secondo a nessuno, “tanto le presentazioni le leggo solo io, quindi siate brevi e concisi”. L’invito di Gordiano Lupi è stato occasione unica e irripetibile, per (ri)vedermi tutti i ventisette film (per il grande schermo) interpretati da Gloria. Più o meno quarantacinque ore di meravigliose visioni, interrotte soltanto dagli inopportuni richiami di Morfeo. Col risultato che poi, la ragazza mi è apparsa in sogno per una settimana vestita da novizia in Avere vent’anni, correre sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro ne Il triangolo delle Bermude o fare l’infermiera di notte in una casa stregata. Inconvenienti di piacevoli incubi notturni. (Roberto Poppi)

Per conoscere tutto su Gloria Guida

******************

Gloria Guida. Il sogno biondo di una generazione
Autore: Lupi Gordiano
2015, 250 p., brossura
Editore: Ass. Culturale Il Foglio  (collana La cineteca di Caino)

 Stampa

1 Commento

  1. Tutto sulla signora Dorelli. Ricordo che tempo fa uscì un libro su di lei, la moglie. Questo promette bene.

Scrivi un commento