Tag

Guy Debord

Browsing

TRANS-EUROP-EXPRESS (1966) di Alain Robbe-Grillet

I lunghi binari dell’erotismo, ovvero la follia e il delirio di una società in divenire

 

“La pornografia per me non esiste” (Alain Robbe-Grillet), affermazione che spazza via ogni concessione erotica dal film (come invece, superficialmente, suggerisce il titolo italiano A pelle nuda), per posizionarlo in una dimensione coerente con l’epoca in cui è stato realizzato. Trans-Europ-Express è un film-laboratorio, in cui l’antipsicologismo con cui sono non-delineati i personaggi va di pari passo (parallelamente, come i binari del treno appunto) con elementi sadiani necessari all’autore per incunearsi nell’immaginario di una società che, come il treno del titolo, corre verso una liberazione sessuale (e non), fittizia e utopica. Non è casuale, quindi, che le tre parole componenti il nome del treno, ritornino nel film sulla copertina di un libro raffigurante un treno che sta per investire una donna legata sui binari (Transes), su una rivista di bondage (Europe) e sul settimanale L’Express sulla cui copertina il titolo rimanda a “l’uomo che morì 4 volte” (Express, e il chiaro riferimento al protagonista plurimo della vicenda del film). Quella costruita dall’inventore del Nouveau Roman è un’architettura ludica in cui il cinema è rappresentato come un gioco la cui natura contempla un creazione ed una scrittura fatte di continue ipotesi, cancellazioni e correzioni. La scelta, coerente con questa idea, che Robbe-Grillet persegue nel film attraverso la messa in scena di un erotismo “plastico e statico”, coincide con la necessità di desensualizzare le immagini e di sterilizzare l’eccitazione dello spettatore trasformando le donne (protagoniste del film) in manichini.

Trans-Europe-Express

PAOLO CAVARA. GLI OCCHI CHE RACCONTANO IL MONDO (Seconda Edizione)

Il saggio di Fabrizio Fogliato, da Marzo, nelle librerie e nei siti di e-commerce.

In uscita l’attesissima e richiestissima nuova edizione

 

Questa nuova edizione del libro – che si pone a metà strada tra la divulgazione e lo studio accademico – presenta nuove interviste e testimonianze, la pubblicazione e l’analisi di soggetti inediti, uno studio critico e sfaccettato dell’opera più importante dell’autore (L’occhio selvaggio) che si vanno ad aggiungere ad un apparato fotografico ulteriormente integrato, ad una filmografia critica arricchita di nuovi documenti e alla trascrizione integrale dei trattamenti di Mondo cane e I malamondo.

L’OCCHIO SELVAGGIO (1967) di Paolo Cavara

In uscita il 17 Novembre 2015 il DVD del capolavoro di Paolo Cavara.

La prima edizione ha avuto enorme successo. Prossimamente è in uscita una nuova edizione ampliata e aggiornata di “Paolo Cavara . Gli occhi che raccontano il mondo” di Fabrizio Fogliato.

Nuovi saggi, nuovi documenti, nuovi materiali inediti, e nuova curatela

L’Occhio selvaggio: a seguire uno stralcio  e dichiarazioni del regista estratte dall’edizione corrente del libro